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SABATO 28 OTTOBRE AL TEATRO NUOVO SI DANZA SUL FILO ROSSO CHE LEGA LE DONNE OLTRE OGNI CONFINE

In scena lo spettacolo “Fil Rouge”, per mettere in luce la sofferenza, il disagio e le difficoltà che le donne quotidianamente vivono a causa delle guerre, prima in Ucraina e ora anche in Israele, o perché vittime di femminicidio.

Tra gli artisti si esibirà anche Daria Tsyhipa, danzatrice del Teatro Nazionale dell’Operetta di Kiev.

Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto all’associazione Malve di Ucraina.

Un filo rosso che lega e racconta il legame tra donne oltre ogni confine e che, a un anno e mezzo dallo scoppio della guerra, vuole essere un ponte tra Italia e Ucraina nel nome della danza. Sabato 28 ottobre, alle 21, al Teatro Nuovo andrà in scena spettacolo di danza contemporanea “Fil Rouge”, organizzato da USacli APS di Verona in collaborazione con AGSM AIM, il patrocinio del Comune di Verona – Direzione Innovazione, Beni Comuni, Politiche Giovanili e Pari Opportunità, con anche il supporto di vari sponsor.

Lo spettacolo è dedicato a tutte le donne ucraine, costrette dalla guerra ad abbandonare la propria vita e la famiglia provando grande disagio lontano dalla propria terra, ma anche alla forza che tutte le donne vittime di violenza e abusi dimostrano ogni giorno pur nella difficoltà.

È interpretato da Elisa Bongiovanni, Greta D’Aniello, Anna Faccioli, Eleonora Pavoni, Miriam Pesarin, Nicole Rubetti, Anais Rutembesa, Sara Tripputi e Daria Tsyhipa, danzatrice del Teatro Nazionale dell’Operetta di Kiev. Regia e coreografia sono di Katia Tubini.

Daria Tsyhipa era una delle interpreti dello spettacolo The Ball, con la regia Matteo Spiazzi e le coreografie di Katia Tubini, in programma a febbraio 2022 al Teatro Nazionale dell’Operetta di Kiev, ma lo scoppio della guerra costrinse i due italiani a rientrare a casa, riuscendo successivamente a portare in Italia molti dei ragazzi ucraini. Un viaggio verso una nuova vita che in tanti hanno fatto, alcuni cercandola in Israele, ma rimanendo coinvolti in un altro terribile conflitto.

I biglietti dello spettacolo, numerati platea e balconata, costano 15 euro più prevendita da Box Office, al Teatro Nuovo, sul sito www.boxofficelive.it o chiamando il numero 045 801 1154.

Fil Rouge è stato presentato ieri mattina in Sala Arazzi. Sono intervenuti la consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità Beatrice Verzè, il presidente USacli APS di Verona Giuseppe Biasi, la coreografa e regista Katia Tubini, la ballerina del Teatro Nazionale dell’Operetta di Kiev Daria Tsyhipa e Silvia Sargu tra gli sponsor della serata.

“Presentiamo questo evento in un momento storico in cui le donne stanno pagando il prezzo più alto – sottolinea la consigliera comunale con delega alle Pari Opportunità Beatrice Verzè – non solo per i conflitti in corso ma anche nella vita di tutti i giorni. Sono colpite da un fenomeno strutturale com’è quello della violenza sulle donne, rendendole più precarie a livello economico, sociale e culturale. Dall’inizio dell’anno sono 78 quelle che hanno perso la vita per femminicidio, quindi è importante chiedersi cosa possiamo fare oggi, soprattutto a livello culturale. La danza è uno dei veicoli più importanti per dire, attraverso i gesti e l’espressione, quello che le parole speso non possono dire o esprimere. Una spinta propositiva e tenace che di fatto elimina i confini e unisce nella sorellanza anche soprattutto in momenti come questi”.

“Il Consiglio della Circoscrizione 1^ – ha detto il presidente Lorenzo Dalai – ha approvato all’unanimità l’adesione all’organizzazione di questo evento che siamo ben lieti di poter proporre alla città”.

“USacli – spiega Giuseppe Biasi – è un ente di promozione sociale sportivo del terzo settore no profit che promuove eventi per trovare risorse che aiutino e sostengano persone o associazioni. Questo spettacolo è imperniato sulla resilienza delle donne, perché nel momento in cui è scoppiata la guerra, le donne erano le uniche che potevano uscire dal territorio nazionale dell’Ucraina e sono state aiutate sia da organizzazioni che da famiglie a sostenere tutte le spese e tutti gli imprevisti. Un problema che dopo 17 mesi se ne parla poco, quindi vogliamo mettere un po’ in luce questo tipo di problematiche”.

“È uno spettacolo emotivamente molto forte – sottolinea Katia Tubini. Le ragazze che abbiamo cercato di aiutare una volta rientrati in sicurezza a casa nostra sono state tantissime, a loro abbiamo aperto le nostre case e qualcuna poi è rimasta ancora qui e si è creata una vita qui nella nostra città. Purtroppo tutta questa cosa terribile non è finita, ci sono ancora città bombardate e storie terribili di donne e civili che muoiono. Fil Rouge va in solidarietà alle donne in Israele e a tutte quelle negli altri paesi che adesso stanno vivendo degli orrori terribili.

“Sono scappata dalla guerra – racconta Daria Tsyhipa – e sono molto grata per avere l’opportunità di continuare a danzare. È il mio lavoro ed è il mio modo per documentare questa orribile storia sulla guerra che continua, e ci sono ancora delle tragedie in corso. Dobbiamo dire al mondo di non dimenticarsi che cosa sta succedendo”.

“Vogliamo ridare luce a queste donne per renderle più forti e più sicure – conclude Silvia Sargu – dando loro opportunità economiche per riuscire a diventare indipendenti. Lavorando insieme per affrontare le sfide di queste donne possiamo costruire un mondo in cui ogni donna riesca ad avere l’opportunità di rendere in pieno il suo potenziale, libera di decidere il suo futuro, di coltivare le sue passioni, le sue ambizioni, così potranno fare di tutto”.

Fil Rouge – 28 ottobre 2023

Sabato 28 ottobre 2023, alle ore 21:00, presso il Teatro Nuovo di Verona, USacli di Verona e LPP Project Dance Company presentano “Fil Rouge”, della coreografa Katia Tubini, uno spettacolo di danza che racconta il legame tra donne oltre ogni confine.

“Un filo rosso che parte dalla pancia e che imprime, denuncia, accoglie e salva, intrecciando parole scritte con il gesso sulla lavagna sullo sfondo del palcoscenico a passi e prese dal corpo di ballo della scuola Les Petit Pas di Katia Tubini”.

Lo spettacolo, che vedrà la partecipazione di Daria Tsyhipa, ballerina del Teatro Operetta di Kiev, è dedicato a tutte le donne ucraine costrette dalla guerra ad abbandonare la propria vita e la famiglia, al disagio che provano lontane dalla propria terra. È, inoltre, dedicato alla forza che tutte le donne vittime di violenza e abusi dimostrano ogni giorno, pur nella difficoltà e nel disagio. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto a una associazione che si occupa di diritti delle donne.

Posti numerati platea e balconata: € 15 + prevendita

Prevendite presso Box Office

e Teatro Nuovo.

Save the Date! Fil Rouge 28/10/2023

Sabato 28 ottobre 2023, alle ore 21:00, presso il Teatro Nuovo di Verona, USacli di Verona e LPP Project Dance Company presentano “Fil Rouge”, della coreografa Katia Tubini, uno spettacolo di danza che racconta il legame tra donne oltre ogni confine.

“Un filo rosso che parte dalla pancia e che imprime, denuncia, accoglie e salva, intrecciando parole scritte con il gesso sulla lavagna sullo sfondo del palcoscenico a passi e prese dal corpo di ballo della scuola Les Petit Pas di Katia Tubini”.

Lo spettacolo, che vedrà la partecipazione di Daria Tsyhipa, ballerina del Teatro Operetta di Kiev, è dedicato a tutte le donne ucraine costrette dalla guerra ad abbandonare la propria vita e la famiglia, al disagio che provano lontane dalla propria terra. È, inoltre, dedicato alla forza che tutte le donne vittime di violenza e abusi dimostrano ogni giorno, pur nella difficoltà e nel disagio. Il ricavato dello spettacolo sarà devoluto a una associazione che si occupa di diritti delle donne.

Posti numerati platea e balconata: € 15 + prevendita

Prevendite presso Box Office

e Teatro Nuovo.

Un grande successo per Toni Capuozzo!

Un grande successo per l’evento organizzato da USacli di Verona con Toni Capuozzo!
Centinaia di persone hanno partecipato alla serata, assistendo con interesse e partecipazione ai racconti del giornalista, che ha narrato, non senza emozione, la sua esperienza professionale e umana come reporter durante la guerra nei Balcani e non solo.
Capuozzo ha cercato di comunicare al pubblico il lato più duro e brutale dei conflitti armati, in cui i protagonisti involontari sono i cittadini comuni.
Il dialogo con la moderatrice Silvia Beltrami, che ringraziamo per aver condotto la serata, ha portato inevitabilmente a domande sull’attuale invasione russa dell’Ucraina, in merito alla quale Toni Capuozzo ha dato la sua opinione professionale e personale.
Ringraziamo, inoltre, Filippo Rando, Assessore allo Sport, Tempo libero e Manifestazioni, che è brevemente intervenuto in rappresentanza del Comune di Verona, patrocinante l’evento.
Chi volesse riguardare la diretta della serata può farlo sul nostro canale YouTube:

Comunicato Stampa Comune di Verona – TRENT’ANNI DI CONFLITTI E DI STORIA RACCONTATI DAL GIORNALISTA TONI CAPUOZZO

Da Sarajevo a Kiev, trent’anni di guerre ma anche di intrecci e cambiamenti della nostra storia raccontati da chi li ha vissuti sul campo in prima persona. Questa mattina in sala Arazzi è stato presentato “1992-2022 Ritorno all’inferno”, incontro con il giornalista Toni Capuozzo in programma mercoledì 11 maggio alle 20:45 in Gran Guardia, organizzato da Usacli Verona in collaborazione con il Comune.
Il titolo richiama il documentario realizzato sul campo da Toni Capuozzo e dal suo cameraman Igor Vucic, tornati a Sarajevo a 30 anni dall’assedio durante il conflitto dei Balcani, un reportage ricco di contributi e interviste.
I conflitti armati, dalla guerra in Serbia fino a quella in corso in Ucraina, saranno l’argomento portante della serata in Gran Guardia nella quale, oltre ai fatti avvenuti sul campo di battaglia, si toccheranno anche temi più personali e meno conosciuti della vita del giornalista, inviato di guerra per ben 35 anni, cinque dei quali durante il lungo assedio a Sarajevo.
Durante la permanenza a Sarajevo, Capuozzo si prese cura di Kemal, un bimbo bosniaco di pochi mesi vittima dei bombardamenti nei quali morì la madre e lui perse una gamba. Il giornalista lo portò in Italia affinché potesse avere una protesi, tenendolo in famiglia fino ai cinque anni per poi farlo tornare dal padre a Sarajevo.
A fare da cornice al conflitto del 1992 c’era anche un’Italia in pieno cambiamento, alle prese con le vicissitudini di Tangentopoli e la nascita della Seconda Repubblica. Ed ora, nel pieno del conflitto ucraino, il giornalista analizzerà la guerra in corso a 360 gradi, dai fattori che l’hanno innescata all’ipotesi di quanto potrà durare, senza tralasciare le ricadute sul mondo e sull’Europa, anche alla luce del ruolo dell’informazione.
L’evento alla Gran Guardia è gratuito, senza obbligo di prenotazione e green pass, ma per entrare servirà indossare la mascherina FFP2.
Alla presentazione dell’incontro sono intervenuti questa mattina l’assessore alle Manifestazioni, il presidente di USacli Verona Giuseppe Biasi, la giornalista e moderatrice della serata Silvia Beltrami e per l’azienda sponsor Scaramellini, Cristina Zantedeschi.
“Un appuntamento sicuramente da non perdere, e ringrazio USacli per averlo organizzato – ha detto l’assessore alle Manifestazioni -. Un racconto che percorre trent’anni di storia e, in particolare, i tanti conflitti che li hanno attraversati. Capuozzo ne è stato un testimone diretto, sarà l’occasione per affrontare l’inevitabile parallelismo con il conflitto in corso oggi e approfondirne il più possibile i diversi scenari”.
“Uno degli obiettivi si Usacli è portare a conoscenza delle persone quello che accade a livello locale ma anche mondiale – ha affermato il presidente Biasi -. Toni Capuozzo è il principe degli inviati di guerra e, grazie anche alla sua bravura nel fare collegamenti storico-temporali, ci racconterà un importante pezzo di storia. Oltre allo sport Usacli organizza iniziative anche nel sociale. In questo periodo infatti siamo in prima linea per l’emergenza in Ucraina, ospitando 19 profughi ucraini minorenni”.