Un nuovo approccio al concetto di movimento e alla crescita personale di chi ama lo sport, ma anche l’attenzione all’inclusione e la valorizzazione delle piccole realtà. Si può riassumere così la strada intrapresa in questo primo anno e mezzo di presidenza da Giuseppe Biasi, alla guida di UsAcliVerona dal 28 gennaio 2017. “Chi si affilia a noi trova un personale altamente preparato dal punto di vista giuridico e sportivo”, spiega Biasi. “Ma soprattutto ci teniamo a dare voce a tutte le associazioni che fino a oggi hanno avuto poca visibilità, e sono state seguite in modo non attento da altri enti di promozione sportiva”. La linea intrapresa ha portato inevitabilmente a forti scelte di campo, che hanno implicato talvolta un allontanamento da parte delle associazioni non in linea con gli intenti della presidenza e della sua squadra: “Prima si guardava il numero degli affiliati, adesso si vuole dare più attenzione alla qualità di chi si associa. Chi entra in UsAcli accoglie automaticamente anche il suo statuto”. Dove si delinea bene proprio il concetto di sport come occasione di inclusione. “Lo sport è movimento a tutto tondo, e per movimento intendiamo un momento di crescita anche spirituale, nel suo senso più ampio”. Da qui la scelta di promuovere eventi che coinvolgano sì le società sportive e gli affiliati, ma che si rivolgano anche verso l’esterno, intercettando un pubblico più ampio e offrendo stimoli su diversi ambiti culturali. Tra questi spicca senz’altro la collaborazione con Verona Minor Hierusalem, che ha permesso la realizzazione di diverse giornate all’insegna della cultura e della riscoperta del patrimonio artistico e culturale della città. Il tema della disabilità sta particolarmente a cuore a Biasi, che ha promosso diversi appuntamenti della Skarrozzata, iniziativa che prevede un’attività ludico-culturale e che consentaanche alle persone normodotate di ‘sperimentare’ la vita sulla sedia a rotelle prendendo maggiore consapevolezza delle barriere architettoniche. Con questo spirito si sono svolte anche le visite nelle due cantine Masi e Gini, accessibili alle persone disabili: appuntamenti apprezzati anche per la possibilità di conoscere eccellenze del territorio vitivinicolo veronese. “Le ripeteremo”, garantisce Biasi. “L’obiettivo principale è quello di offrire a tutti l’opportunità di fare nuove esperienze, allargando la rete delle amicizie ma anche riflettendo sul senso stesso della vita. Lo faremo in particolare nel prossimo autunno, quando a Villa Ormanetoa Cerea si terranno tre incontri sul tema dell’aldilà, della scienza e della fede, con relatori a confronto e un dibattito a fine serata”. Insomma, il cambiamento è visibile, e si auspica il contributo di tutti gli affiliati alla creazione di nuovi eventi in grado di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone. “Abbiamo già messo a calendario quasi 40 eventi da qui a giugno 2019, e l’agenda è destinata a infittirsi”. E la risposta da parte della città sta crescendo, a conferma che il cammino è quello giusto. Ma tornando allo sport vero e proprio, Biasi ha iscritto la squadra Usacli Evergreens al torneo amatori Csi, e con l’apporto decisivo di ex giocatori professionisti che si sono rimessi in gioco dopo diversi anni, tra cui Matteo Nobile nella doppia veste di allenatore e giocatore, Alessandro Boni, Fabio Grandi è stata promossa alla categoria superiore. “È il nostro fiore all’occhiello. Ma sempre nell’ottica della condivisione ci siamo iscritti al Csi, che è nostro diretto competitor : l’importante è creare eventi, far divertire, aggregare”.