Gli associati USacli potranno usufruire di uno sconto del 30% su ogni categoria di biglietto (tranne parterre) per le partite casalinghe della Tezenis Scaligera Basket per la stagione 2017-2018. Sarà sufficiente presentare la tessera USacli Verona e un documento di riconoscimento al momento dell’acquisto all’Agsm Forum.
Con una tessera USacli Verona sarà possibile acquistare fino a due biglietti per la stessa partita.
Gli associati USacli Verona potranno usufruire di uno sconto del 20% sui biglietti dei settori “Non numerati” e “Tribuna numerata nord e sud” per le partite casalinghe della BluVolley Verona di campionato Superlega (esclusi playoff Scudetto) e Coppa Cev (esclusa eventuale finale). Sarà sufficiente presentare la tessera USacli Verona e un documento di riconoscimento al momento dell’acquisto.
Un luogo in cui rilassarsi, prendersi cura di sé e del proprio fisico. Un centro estetico facile da raggiungere, con parcheggio comodo, a due passi da una delle arterie principali di Verona, Corso Milano. Stiamo parlando di DiVi Beauty & Sun – Centro estetico, in via Zancle, 6A.
Per scoprire i servizi e le opportunità del centro abbiamo incontrato Luisa Crestani e Roberto Dalla Vecchia, i proprietari dal 2003. Sì, è proprio quel “Roberto Dalla Vecchia”, il campione della Scaligera Basket!
Un’alimentazione equilibrata è importante per tutti, ma soprattutto per chi pratica attività sportiva. Ciononostante, nella vita di tutti i giorni, a volte diventa difficile fermarsi a preparare con cura anche un semplice pranzo. Mangiare in modo sano può diventare un’impresa per chi deve stare fuori tutto il giorno. In piazza Isolo, per la precisione nella piazzetta della chiesa di Santa Maria in Organo, c’è una caffetteria-bistrot che risolve perfettamente questo problema: è il “Gnam Gnam”. Anche noi di USacli ci fermiamo spesso qui (si trova a pochi passi dalla sede). Con l’intervista a Chiara, la proprietaria, e Daniela cercheremo di farvi capire il perché della nostra scelta.
Chiara, hai aperto “Gnam Gnam” nel 2010. Da dove è venuta l’idea?
Noi nipoti siamo cresciuti con la nonna e ogni giorno cucinava per tutta la famiglia: la mia idea di cucina è sempre stata legata in modo particolare alla sua figura. Le merende, le domeniche in famiglia… Sentivo i sapori freschi della campagna, le verdure di stagione, la qualità dei prodotti. Erano i gusti semplici della tradizione. Dal ricordo di queste esperienze, mi sono detta: «Perché non riportare a nuova vita queste tradizioni?».
Quindi hai aperto “Gnam Gnam”…
Sì, con grande entusiasmo, nonostante le difficoltà. Da un paio di anni in questa avventura mi accompagna Daniela, una presenza fondamentale, insieme alla mamma e alla zia. L’idea era buona: una caffetteria con gastronomia che propone lo stile della condivisione e dell’accoglienza fra amici e parenti. C’è un’unica grande stanza e, fra i vari tavolini, anche un tavolo più grande per chi magari è di passaggio da solo, ma non vuole isolarsi. In totale sono circa 30 coperti, più una decina nel plateatico durante il periodo estivo.
Si nota subito una grande foto di te e della nonna.
Nel progetto iniziale doveva essere una foto della nonna in cucina. Poi è stato il fotografo a consigliarmi di mettere questa, per la spontaneità in cui siamo ritratte. È un bel ricordo, sempre vivo nella nostra attività.
Abbiamo parlato di cibo, prodotti, qualità… Ma cosa si mangia da “Gnam Gnam”?
Il menu si ispira a quello casalingo, ma le ricette sono rivisitate perché vogliamo proporre ai nostri clienti piatti più digeribili, sani e con pochi grassi (usiamo pochissimo burro). Al Gnam Gnam c’è chi si ferma per un pranzo leggero e poi torna al lavoro: è importante alzarsi dal tavolo senza sentirsi appesantiti. Mettiamo sempre molta attenzione alla qualità. Si può mangiare una pasta al forno, un piatto di riso venere con le verdure e tanto altro… Frutta e verdura arrivano fresche ogni mattina dal mercato ortofrutticolo.
Dove preparate i vostri piatti?
Tutte le pietanze vengono preparate nel nostro laboratorio, che si trova a pochi chilometri da qui. Anche altri locali si servono della nostra cucina.
Ok per il pranzo, ma se passo la mattina?
La nostra caffetteria apre alle 7.15. Se passi per colazione, non puoi perderti le nostre brioche, sono le migliori della città. Vado a prenderle ogni giorno appena sfornate dal nostro pasticcere di fiducia. È un bell’impegno, ma i nostri clienti apprezzano la qualità. Lo stesso vale per il caffè: abbiamo il “Giamaica”, una qualità che non viene concessa a tutti. Viene prodotto dalla torrefazione di Gianni Frasi, che con l’eccellenza del suo caffè è presente nei bar e nei ristoranti più rinomati. La collaborazione con Gianni è stata un trampolino di lancio per ampliare la caffetteria del nostro giovane locale. Per colazione, o per una merenda energetica, offriamo anche torte di nostra produzione, come le crostate al mirtillo o albicocca (molto apprezzata dagli sportivi come fonte di energia prima della performance), la sbrisolona e la torta di mele e uvetta.
E se volessi qualcosa di assolutamente salutare?
Possiamo servire una notevole varietà di succhi e centrifughe. Da noi puoi trovare degli eccezionali “succhi e polpa” prodotti con frutta di stagione da una azienda agricola. In generale siamo molto attenti agli aspetti legati alla salute. Da noi non ci sono “effetti scenici” per migliorare le apparenze, mangi e bevi quello che vedi sul bancone.
Nel locale, sulle mensole, si notano tanti vasetti, confezioni, barattoli… di diversi prodotti.
Sì, sono prodotti di nicchia, tutti di altissima qualità. Per noi è quasi un gioco la ricerca esasperata dei migliori prodotti da proporre a chi entra da “Gnam Gnam”. Abbiamo la Giardiniera di Morgan, i biscotti Esse di Raveo, i prodotti della nota Pasticceria Perbellini, la birra 32 (un piccolo birrificio artigianale), la cioccolata Domori, la pasta di Gragnano del Pastificio Faella, abbiamo l’esclusiva per la Pasticceria Bonci a Verona, e poi aceto, olio, miele, the, vini, marmellate, patatine… Il nostro locale è piccolo, ma ricco di prodotti di qualità.
Colazione, pranzo… e poi?
E poi si può venire da “Gnam Gnam” anche per l’aperitivo, per un “pre-cena”. Abbiamo un’ottima scelta di vini. Non teniamo aperto fino a tardi, ma ogni tanto i nostri clienti “fedeli” ci richiedono cene organizzate.
Programmi per il futuro?
Siamo legati a tre diversi panifici per avere la migliore scelta di pane fresco, ma vorremmo migliorare l’offerta nella sezione “tramezzini e sandwich”. Sentiamo di poter crescere ancora in questo campo. La fedeltà dei clienti è un premio per le energie spese nella ricerca continua di nuove idee.
Praticare sport è indispensabile per il benessere fisico, ma per un equilibrio complessivo della persona non bisogna sottovalutare l’aspetto psicologico. Abbiamo quindi incontrato la dott.ssa Francesca Silvestri, psicologa, che può darci qualche consiglio.
Dott.ssa Silvestri, qual è stato il suo percorso di formazione?
Mi sono laureata all’Università di Padova in psicologia clinico-dinamica e, dopo il tirocinio, ho superato l’esame di stato, iscrivendomi così all’Albo dell’Ordine degli Psicologi del Veneto (n. 9374). Ho frequentato la Scuola di Specializzazione S.P.P.I.E. “H. Bernheim” (Scuola di Psicoterapia Psicosintetica ed Ipnosi Ericksoniana). La Scuola presenta un approccio integrato, che si basa su tre orientamenti teorici. Il primo è la psicologia analitica junghiana, che dà ampio spazio all’analisi del profondo, l’interpretazione dei sogni, l’utilizzo dei miti e dei simboli. Il secondo è la psicosintesi, che si sviluppa secondo tre principi enunciati da Roberto Assaggioli: conosci te stesso, possiedi te stesso, trasforma te stesso. Infine l’uso dell’ipnosi ericksoniana, uno stato modificato di coscienza che permette di esplorare il mondo interno per scoprire emozioni e potenzialità nascoste. È un tipo di psicologia che scava in profondità, a partire dalla relazione.
Quali sono state le sue esperienze professionali e quali progetti sta portando avanti?
Ho fatto diversi tirocini e sono stata responsabile dei progetti educativi per una cooperativa del territorio in collaborazione con il comune di Sona. Da quest’anno ho voluto investire nella mia professione, praticando la mia attività in autonomia. Oltre alla psicoterapia individuale, mi occupo di alcuni progetti con altre colleghe. Abbiamo avviato percorsi di formazione per genitori e di accompagnamento alla nascita e alla genitorialità. Credo poi molto nel “Progetto Pangea”, promosso con alcune colleghe, che ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone e soprattutto i medici di base sui temi dell’aiuto psicologico. Spesso le persone riferiscono i propri problemi a loro, magari cercando la “pastiglia” per stare meglio, non sapendo a chi altro rivolgersi.
Chi sono le persone che si rivolgono a lei?
Soprattutto adulti, in quanto facciamo un lavoro in profondità con uno scambio il più dinamico possibile. Si possono rivolgere a me persone che hanno problemi di depressione, attacchi di panico, disturbi dell’umore, conflitti a livello relazionale, lutti: momenti che portano a una situazione di blocco e di crisi, che vengono poi rivalutati in modo positivo, con l’occasione di riflettere su di sé. Disturbi che presentano maggior gravità devono essere seguiti da uno psichiatra o da strutture adeguate.
Non sempre è facile chiedere un aiuto psicologico…
Spesso ci sono reticenze verso la figura dello psicologo, magari non è nemmeno chiaro il suo ruolo. Le frasi che si sentono più spesso sono: “Ce la faccio da solo” oppure “Non sono mica matto!”. Ma la psicoterapia ha l’obiettivo di offrire uno spazio di ascolto in cui potersi esprimere liberamente e senza giudizio, una guida esperta nel precorso di vita, individuando con il paziente dei punti fermi e delle risorse interne in situazioni di difficoltà. È una via per crescere ed evolvere, leggendo le situazioni in una nuova luce.
Che suggerimenti darebbe a una persona che vuole risolvere un problema?
Fondamentale parlarne con qualcuno. Per qualsiasi difficoltà, il primo passo è chiedere aiuto. Non bisogna vergognarsi di una propria debolezza, ma cercare di portarla all’esterno. Spesso si pensa di “essere forti abbastanza”, ma la vera forza è anche chiedere una mano nel momento giusto, individuando l’esperto che può garantire un aiuto qualificato.
Cosa significa “psicoterapia”? È un percorso lungo?
Non necessariamente. Non è detto che tutti debbano intraprendere un percorso di psicoterapia. Potrebbe essere sufficiente una consulenza su un tema particolare. Certo, se si vuole intraprendere un percorso di trasformazione profonda del proprio modo di affrontare il mondo, allora è necessario più tempo. I cambiamenti non sono mai immediati. Spesso si tende a volere “tutto subito”, mentre sarebbe importante fermarsi ogni tanto a guardarsi dentro. Nel mondo di oggi diminuisce sempre più lo spazio per il dialogo, per il confronto, per la riflessione. Conoscere meglio sé stessi aiuta anche a vivere meglio le proprie relazioni. Trovando tempo di qualità per stare in relazione, si modifica l’idea di sé in rapporto al mondo.
Quindi una persona in cerca di un aiuto, cosa deve fare?
È sufficiente una telefonata per un primo contatto e cercare di individuare il problema. Si fissa un primo colloquio, che servirà a conoscersi e a definire insieme una specie di “contratto”: quali sono le richieste, su cosa si vuole lavorare, con quali obiettivi. Questa prima fase può durare anche due o tre incontri. La persona, in questo modo, può capire se questo percorso è adatto a lei oppure no. Quando si comincia, in genere non è facile prevedere un termine specifico, in quanto – come dicevamo prima – per un cambiamento profondo può essere necessario del tempo, oltre all’impegno in prima persona.
Quali sono i suoi progetti futuri?
Mi piacerebbe attivare dei percorsi di gruppo su varie tematiche, insieme ad altri professionisti. È sempre utile una fonte di confronto e conoscere modalità diverse di affrontare i problemi. Il mio sogno però rimane quello di uno studio di psicoterapia ben avviato. È bello vedere il cambiamento delle persone e il beneficio della trasformazioneche riescono a realizzare!
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