L’infelice situazione di emergenza sanitaria è ancora una realtà che ci colpisce, ma la speranza di ripartire è ancora più forte. Gli allenamenti delle squadre di Pallacanestro inizieranno auspicabilmente a settembre dopo un lungo periodo di sospensione dell’attività sportiva di base per gli sport di squadra e di annullamento di tutti i campionati.
A fronte di questo arresto, vogliamo ricordare uno dei momenti più belli e significativi vissuti dalla squadra Evergreen’s USacli di Verona, riprendendo un articolo di giornale del giugno scorso, a loro dedicato.
Dolce e amaro. No, dolcissimo. Perchè alla fine è stata solo festa. Nonostante avessero perso un pezzo da novanta come Sandro Boni. Ma, dopo la conquista della A1, la cavalcata nel torneo di CSI è continuata.
Gli Evergreen’s USacli si sono presi anche la Coppa Veneto battendo 67-63 i Crabs Venezia al Coni di Basso Acquar. Finale esaltante, paura di nessuno, grande forza mentale, sacrificio e la solita lucidità nei momenti della verità. Il campo non mente. Ed è tempo di fare festa.
Esito superiore alle previsioni, merito della determinazione con cui hanno affrontato i veneziani. E di una difesa tattica zona 3-2, che produce subito sette punti di vantaggio, e poi tiene a bada il bomber Nardo, e sostiene nel black out dei 4′ della seconda frazione.
Bravo Vettore a creare il vuoto sotto le plance, male i veronesi a sprecare l’impossibile chiudendo il primo tempo avanti solo di cinque lunghezze: avrebbero potuto essere molte di più.
Ripresa in cui la squadra spacca in due il match (+13 alla fine del terzo quarto), che si riduce nella frazione conclusiva +1 a 30″ dalla fine. Un pallone perso fra i veneziani si tramuta in liberi per Vettore, e Verona conquista la Coppa Veneto. Una corsa in salita, ma così è stato ancora più bello. Con un briviso che passa lungo la schiena ma poi non lascia più traccia.
Orgoglioso il presidente Giuseppe Biasi, racconta: “Da ex cestista, ho radunato chi frequentava i campetti e cercava una squadra, ho messo a disposizione l’impianto, i giocatori e il loro entusiasmo. Abbiamo dominato perdendo due gare su ventisette quando il traguardo era già stato raggiunto”. Numeri che non sono certo frutto del caso.
Giocatori di pura razza cestistica, lontani di età ma vicini per passione. Il nome Evergreen’s non è stato scelto a caso, a significare la voglia mai sopita di destreggiarsi con la palla a spicchi con l’unico obiettivo da vincere. Storia recente la loro: imperano alcune vecchie glorie come Matteo Nobile (era assente giustificato), Fabio Grandi, Stefano Bottacini e Federico De Rossi, a finaco di giovanissime star dei campetti di periferia, molti dei quali usciti dalle giovanili della Tezenis e della Cestistica.
La Evergreen’s USacli ha iniziato l’attività solo due anni fa, stagione sportiva 2017-2018, partendo dalla categoria A3 del campionato CSI di Verona, rifugio di chi non vuol smettere di giocare e che trova sempre una scusa per fare quei quattro tiri a canestro, in un ambiente più tecnicamente soft ma per questo non meno agguerrito.
Dopo la promozione, al primo anno in A2 domina con un record di 27 partite vinte e solamente due perse e sale in A1. Ottiene dunque il diritto a partecipare alla Coppa Veneto CSI; i primi due turni sono stati quasi una passeggiata, vittoria con Treviso, ancora più larga in semifinale con la seconda formazione veneziana. Poi la finale, un trionfo già raccontato.
A premiarli ci ha pensato l’assessore allo sport di Verona Filippo Rando.