Lo Sport in emergenza “Covid-19” è stato l’argomento che ha caratterizzato l’intervista a Filippo Rando, l’affabile Assessore allo Sport e Tempo libero del Comune di Verona, con delega anche alle Manifestazioni ed all’Edilizia Sportiva.
Nato a Verona il 28/07/1974, Filippo si è laureato in Scienze Politiche. Oltre alla sua professione di Commerciante, dal 28/05/2012 all’08/07/2017 è stato eletto Consigliere nel Comune di Verona e, con le elezioni del 2017, Assessore allo Sport e Tempo Libero. La Res Publica è sempre stata una sua grande passione, perciò per affrontare l’emergenza “Covid-19” si sta impegnando nell’individuare rigorosamente tutti gli aspetti critici con cui il mondo dello sport si sta “scontrando”, affinché si possano trovare le soluzioni più efficienti ed efficaci, in vista di un’auspicabile ripartenza in toto delle attività sportive a Verona ed in tutto il territorio della Provincia.
Anzitutto, l’Assessore ha presentato un quadro generale della situazione sia durante l’emergenza Covid sia durante la ripresa post Covid. Anche il settore Sport è stato duramente colpito ed il danno maggiore riguarda soprattutto bambini e giovani dai 5 ai 20 anni, durante la loro fase di di sviluppo sia fisico sia psicologico. Infatti, non andando a scuola o non lavorando, non potendo praticare movimento e rimanendo lontani dalla socialità per quattro mesi, i ragazzi hanno subito dei peggioramenti a livello di postura, peso, coordinazione ed equilibrio, “costretti” a vivere una quotidianità “sedentaria” in casa, senza poter avere un confronto diretto con i propri coetanei.
La componente sociale dello Sport è fondamentale e le Associazioni Sportive sono un pilastro per le famiglie, che lasciano serenamente i loro figli nelle mani di persone affidabili e competenti, evitando così che frequentino compagnie poco raccomandabili. Tuttavia, anche se le attività sportive stanno riprendendo pian piano, permane sempre la prudenza e l’attenzione, nonostante la voglia e l’entusiasmo per un ritorno alla normalità siano ben radicati in ognuno di noi. Inoltre, la crisi economica ha portato all’aumento dei costi della gestione degli impianti sportivi, a causa dei presidi da adottare e della sanificazione da effettuare per evitare la circolazione del virus . Tra questi, gli impianti natatori sono stati i più colpiti, anche per il fatto che hanno dovuto contingentare gli ingressi. Infine, ma non da ultimo, si sta assistendo ad un decrescendo di iscritti alle società sportive, in un circolo che potrebbe portare al collasso del sistema.
Filippo Rando racconta che, il Comune di Verona, non avendo raccolto per molto tempo entrate (per esempio da parcheggi, eventi in Arena, tasse di soggiorno, etc…), rischia di non riuscire a fare investimenti sul territorio. Il Bilancio presenta una voragine da risanare, pensando che la proiezione al 31 dicembre prevede una perdita di 56 milioni di euro.
L’Assessore sostiene che sia necessario pianificare l’arrivo dei turisti ed immaginare una stagione sportiva, con ripresa a pieno regime dei campionati tra settembre ed ottobre. “Serve tanta fortuna, ma non dobbiamo comunque dare possibilità al virus di espandersi ulteriormente con comportamenti superficiali. Dobbiamo stare attenti. Saranno tante le rinunce e non pochi i sacrifici necessari a rimettere in sesto il mondo dello Sport, anche sotto il punto di vista economico, e poi voltare pagina. La lezione che dobbiamo fare nostra è che siamo persone fortunate: possiamo praticare sport, frequentare gli amici, vivere in libertà. Tuttavia, il virus ci ha “insegnato” che in ogni momento le nostre certezze possono essere messe in dubbio”.
Nell’attesa di riuscire a decifrare il futuro per fine agosto/inizio settembre, è in fase di organizzazione una giornata dedicata all’associazionismo sportivo per supportare e rilanciare il mondo dello Sport, prevista all’AGSM Forum, durante la quale verrà lanciata una proposta da alcuni Enti di Promozione Sportiva, tra cui l’USacli di Verona, che danno la possibilità a tutti di aggregarsi e fare movimento.
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