Una passione, tanti sacrifici e un evento che rimarrà impresso nei loro cuoricini: i Mondiali di Londra del dicembre 2019.

In questa febbre marziale che ha visto una kermesse di piccoli e grandi campioni da ogni parte del pianeta, arrivano loro, per la prima volta sul tappeto di gara 14 giovanissimi atleti della società dilettantistica Asd Zeta Dieci Verona. «Un traguardo arrivare a Londra, e un sogno rientrare da vincitori», ha dichiarato ancora con tanta emozione Sara Previero, coach e presidente della scuola di Karate delle Golosine.

Eh già perché tre dei suoi piccoli karateki hanno appeso nella loro cameretta tre meritatissime medaglie di bronzo. Ad aggiudicarsele nella specialità kata individuale: Carla Olivieri di 9 anni, Ettore Terzi e Jacopo Kumar Naman entrambi di 10.

La società sportiva ad oggi conta più di 60 iscritti, nelle diverse specialità sportive «Cerchiamo di coinvolgere tantissimi bambini, ed essendo delle Golosine, un quartiere multietnico dove molte famiglie straniere vivono nelle difficoltà per lo più economiche, abbiamo messo a disposizione delle rette molto basse», ha aggiunto la presidentessa.
Solidarietà e quel concetto di inclusione che ha permesso anche a Omar, ragazzo con disturbo globale dello sviluppo e vittima di bullismo, di trovare spazio anche in questa famiglia. Ed è riuscito, con grande determinazione a raggiungere il suo obiettivo: partecipare ai prossimi mondiali, ma non nella categoria dei ragazzi disabili, bensì in quella dove rivedremo Carla, Ettore e Jacopo e a cui si aggiungeranno Cristian Ochisor, Kevin Bobernaga e Jayakody Bimansi. Nelle tre giornate di gare non si è fatto attendere l’oro per Monica Garibbo sbaragliando gli avversari nella medesima specialità dei suoi piccoli allievi. Lei, che di mondiali ne sa qualcosa, si era già guadagnata il terzo posto a Jesolo nel 2006. D’altronde si parla di un atleta che ha alle spalle “solo” 35 anni di karate e un corredo di ben 60 gare disputate a livello nazionale. Ma Monica, all’alba dei suoi 50 anni, non ne vuole sapere di fermarsi e continua ad allenarsi «tutti i giorni dalle tre alle quattro ore, perché il karate è un percorso in continua evoluzione», ha dichiarato la campionessa.

E con delle coach come Monica e Sara i ragazzi non potevano che acquisire nel corso degli anni una forma mentis eccezionale. Autostima, orgoglio e voglia di migliorare non solo sul tappeto di gara, ma anche sui banchi di scuola. «I genitori di Jacopo hanno notato di come il figlio sia riuscito a traslare i fondamenti del karate anche in classe; maggior attenzione e voti migliori», ha confidato la Previero.

 

Dopo aver rievocato questi momenti felici, Sara Previero afferma con entusiasmo che gli allenamenti serali riprenderanno finalmente da giovedì 28 maggio e, quindi, gli atleti potranno cominciare a prepararsi per i mondiali del 2021.